Blockhaus – Giro d’Italia – Nona Tappa
In questa spettacolare centesima edizione del Giro d’Italia viene affrontata una salita molto interessante, che a me piace molto, infatti nonostante sia lombardo l’ho già affrontata tre volte, due da Roccamorice, lato che affronterà quest’anno il giro, e una volta da Lettomanoppello, lato affrontato nel 2016 durante la 89esima edizione del Giro d’Italia.
Il termine Blockhaus significa “Fortino – Opera difensiva” a ricordare i fortini militari che l’esercito italiano costruì come avamposto per contrastare il brigantaggio, geograficamente è una delle cime della Majella e rappresenta con i suoi 2100 m slm una delle principali montagne peninsulari. (leggi di più su inabruzzo.com)
Lato altimetria Roccamorice riprendo file da Salite.ch
La parte dura è quella dal centro di Roccamorice al Passo della Majelletta (zona rifugio Mamma Rosa) a 1650 m slm. L’altimetria su Salite.ch riporta erroneamente Passolanciano, ma il Passolanciano è a 1300 m dove si innesta il versante di Lettomanoppello e non interessa quindi la salita di Roccamorice dove passerà quest’anno il giro.
Credo che il miglior modo di farvi comprendere la salita sia quella di condividervi il video che ho registrato quest’anno durante la scalata insieme a Luca, Gabriele e Piergiorgio.
Superato il centro di Roccamorice la salita inizia subito con pendenze importanti, intensificando la difficoltà nei pressi dell’eremo di Roccamorice. La conformazione dei tornanti non porta a poter riposare ma hanno una contro pendenza che porta a dover scegliere una ottimale traiettoria. Da qui fino al Passo della Majelletta gli strappi si susseguono senza zone per poter riposare, gli scalatori che vorranno attaccare dovranno farlo in questo tratto. Infatti al Passo della Majelletta c’è un brevissimo tratto di discesa per riprendere gli ultimi 6/7 km di salita che presentano pendenze pedalabili intorno al 6-7%. Il Giro sicuramente arriverà prima della zona “pedonabile”, ma ai cicloamatori consiglio assolutamente di proseguire fino alla vera cima con un tratto di strada fantastico, certo intorno al 10-12% ma con un panorama veramente importante con vista completa da entrambi i lati della strada, dominando l’Abruzzo. L’asfalto di questo versante è ottimo per tutto il tratto che affronteranno i professionisti. In una giornata di intenso sole bisogna stare attenti al caldo perchè non ci sono molti ripari e tratti in ombra fino alla cima.
Affrontata al 14 maggio probabilmente non presenterà il problema dei tafani, ma se andrete ad affrontarla nei mesi estivi spruzzatevi soluzioni apposite per tenerli lontani, su tutto il corpo soprattutto zona testa, tenete conto che questi fastidiosi insetti oltre a ronzarti veramente vicino, spesso si appoggiano senza farsi percepire portando a fastidiose punture, anche attraverso l’abbigliamento.
Buon divertimento a tutti i professionisti e cicloamatori che vorranno cimentarsi in questa salita, per completezza vi condivido anche il video del versante di Lettomanoppello, completamente diverso, più regolare e con alcune zone di asfalto pessimo (problema per la discesa) appena superato Passolanciano.