LA 35° DIECI COLLI PRESENTA I NUOVI PERCORSI
2 proposte tecniche che daranno filo da torcere ai muscoli più temprati
C.S. Dieci Colli – Bologna – Gennaio 2019
Dopo la presentazione ufficiale del 13 dicembre scorso, svoltasi nella maestosa cornice di Villa Pallavicini a Bologna, quartier generale della 35° Edizione della Dieci Colli, è il momento di fornire in dettaglio le informazioni tecniche tanto attese, relative ai due percorsi, nuovi di zecca, che stanno suscitando già molto interesse e plauso da parte dei cicloamatori.
I tecnici ideatori, Andrea Gamberini e Dino Arlotti hanno messo a punto due proposte, il medio fondo (km 84,01 – dislivello mt 1272) e la gran fondo (km 140,92 – dislivello mt 2375) croce e delizia di tutti i cultori del pedale che non temono di misurarsi con diversi livelli di asperità e difficoltà teniche.
Si parte in pianura, una decina di chilometri con un leggero tratto vallonato che però prepara al primo strappo, una salita di poco meno di due chilometri, quella di Montemaggiore – location della cronoscalata – che tocca pendenze fino al 18%, per poi affrontare una seconda salita, quella di Zappolino, di circa 2 km, all’8%, teatro di uno dei più sanguinosi scontri campali avvenuti nel Medioevo fra guelfi e ghibellini. Ci si trova dunque già al bivio che pone la scelta fra i due percorsi. Chi sceglie il medio prosegue per la Valle del Torrente Samoggia verso il piccolo borgo di Savigno, celebre per il Festival Internazionale del Tartufo Bianco e per i suoi mercatini, dove si troverà il primo ristoro di giornata. Dopo circa 6 km di salita pedalabile, finalmente ci si farà accarezzare dal vento con la bella e lunga discesa verso Calderino, nel comune di Monte San Pietro, prima di affrontare un’altra salita, quella di Mongardino, dove è collocato l’ultimo ristoro.
Il percorso è dunque caratterizzato da impegnativi sali&scendi che rendono tutta la gara piuttosto varia e tecnicamente appassionante. Per chi al bivio opterà per il lungo, proseguirà in
direzione Bersagliera per giungere al borgo antico di Castello di Serravalle, dove ad attendere i gran fondisti ci sarà lo strappo omonimo di circa 1 km con pendenze fino all’8% che precede un’altra leggera salita, quella di Guiglia in terra modenese, passando per Zocca, location di un altro punto di ristoro gourmet. Si prosegue per Castel d’Aiano, senza particolari difficoltà altimetriche. Di seguito i corridori troveranno una bella discesa tecnica, ma non troppo, in località Labante, dove si trova la più grande grotta primaria nei travertini d’Italia e forse una delle più grandi del mondo, posta in uno splendido contesto naturale. Si giunge dunque alla
salita di Cereglio, dove si trova il penultimo ristoro. Ancora qualche mangia&bevi sia in zona Calderino sia Mongardino, dove è posizionato l’ultimo ristoro, per affrontare le ultime fatiche determinate da qualche dente che, a fine gara, mette a dura prova i fisici più allenati per poi giungere a Ceretolo e sfrecciare con tutta l’energia residua verso il traguardo lungo circa 8 km di pianura.
Due percorsi che richiedono non solo buoni muscoli, ma anche la capacità di dosare le forze per portare a termine la gara.
Le iscrizioni riapriranno il 12 gennaio fino a fine marzo con la tariffa di euro 40,00 – http:///www.sms-sport.it
Per informazioni: consultare il sito ufficiale www.diecicolli.it – [email protected]
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Comunicato a cura dell’Ufficio Stampa
Dieci Colli 2019 [email protected]